sabato 5 marzo 2016

Buone abitudini per perdere peso e stare meglio | n. 2. FRUTTA E VERDURA CRUDA prima dei pasti

Come vi dicevo, e lo dico per esperienza personale avendo perso ben 28 kg dopo la mia seconda gravidanza, le DIETE a lungo termine non funzionano perché offrono soluzioni a breve termine che non è possibile sostenere a lungo. Si è infelici, si soffre la fame ed il senso di privazioni induce a mangiare proprio quello che non si potrebbe e appena smetti, i chili persi cominciano piano piano a ritornare. Per come la vedo io ci sono dei modi più gentili e meno frustranti per perdere peso e non ingrassare più. Se si tratta di qualche chiletto - nel mio caso 5 - basta apportare dei cambiamenti nello stile di vita e concentrarsi sul loro mantenimento.

Dopo la regola dell'ACQUA, la seconda che adotterò è quella di mangiare * della frutta e/o della verdura prima dei pasti principali. 

* l'obiettivo è sempre, altrimenti ogni volta che posso





Un recente studio ha dimostrato che chi mangia (o beve in forma di frullato) della frutta prima dei pasti o inizia mangiando un'insalata perde peso naturalmente. Le fibre contenute nella frutta e nella verdura danno un maggior senso di sazietà quindi si tende a mangiare meno senza soffrirne.

La frutta/verdura ha un ruolo importante anche nella stimolazione del metabolismo. Per anni ho mangiato la frutta dopo i pasti, un'errore che oggi riconosco e ho cominciato a correggere - ma come è dura cambiare delle abitudini ben radicate! (uff) 

[Due considerazioni noiose ma utili:
- la frutta mangiata dopo i pasti --> il corpo non riesce a ben elaborare gli zuccheri in essa naturalmente contenuti --> può causare fermentazioni intestinali, gonfiori e acidità di stomaco --> può rallentare il metabolismo e provocare sovrappeso (gli zuccheri non elaborati diventano adipe) 
- la frutta mangiata a stomaco vuoto innesca un processo di disintossicazione che aiuta a ripulire l’intestino e a sentirsi meglio + si arriva ai pasti meno affamati e si mangia meno]

La nostra routine familiare è questa:

 Prima della colazione
Prima del pranzo

"Aperitivo" tipo per bambini affamati in attesa del pranzo (e loro lo adorano!)

Ingredienti: carote, arance, mele, un pezzettino di zenzero, il succo di un limone, un cucchiaino di miele , un cucchiaio di semi di chia, acqua a volontà, ovviamente

Perché i semi di chia?
Per il loro contenuto di calcio e di acidi grassi essenziali omega3, per il loro apporto di vitamina C, ferro e potassio, selenio, zinco, magnesio e di vitamina A, E e B6. I semi di chia sono naturalmente ricchi di aminoacidi necessari per la formazione delle proteine da parte dell'organismo.

Un'altro "aperitivo" tipo a prova di bambini (arancia, mele, kiwi, limone)

Fatemi sapere come va... 
Alla prossima regola. ;)

mercoledì 2 marzo 2016

Buone abitudini per perdere peso e stare meglio | n. 1. L'ACQUA

Siamo fatti d'acqua. Lo so, lo so, è banale. E dobbiamo bere tanta acqua. Eh, è banale anche questa. Ma dal sapere al metterla in pratica la strada è lunga e tortuosa e io - lo ammetto - sono una pessima bevitrice d'acqua. Praticamente il più delle volte mi manca lo stimolo della sete e siccome sono una con la testa sempre altrove, semplicemente me ne scordo. Quando me ne accordo sono totalmente disidratata.
Si, si, lo so. E' un po' stupido. Ho anche un po' di difficoltà ad ammetterlo così ad alta voce ma sono anche convinta di non essere sola e che con un po' di buona volontà posso modificare questa mia cattiva abitudine. Quindi il mio mantra oggi è questo:


La regola numero 1:  BERE almeno 1,5 l di ACQUA al giorno.

Sul serio! Senza sconti di pena. Sarà il mio primo e più importante impegno questo mese.


Perché? Perché oltre ad aiutarci a perdere peso, ci farà anche stare meglio. E' sempre meglio sapere perché si fa qualcosa, quindi farò un breve elenco dei benefici di questa pratica tanto essenziale quanto trascurata.


Quindi è importante bere circa 8 bicchieri d'acqua perché:

  1. Aiuta a perdere peso. Riduce il senso di fame e la giusta idratazione aiuta a metabolizzare i grassi assunti. E' buona abitudine bere qualche bicchiere d'acqua prima dei pasti, vi farà mangiare un po' meno. ;)
  2. L'acqua stimola il metabolismo e aiuta a bruciare le calorie in maniera più efficace. 
  3. L'acqua elimina le tossine dagli organi vitali e veicola il trasporto dei nutrienti verso le cellule.
  4. Rende la pelle più bella inoltre bere acqua aiuta a combattere la pelle secca. 
  5. Previene il mal di testa: una delle cause più comuni del mal di testa è la disidratazione quindi è meglio giocare d'anticipo. 
  6. Migliora la concentrazione: bere un bicchiere d'acqua soddisferebbe le esigenze di idratazione del cervello e questo semplice fatto confermato da studi spesso è sottovalutato. 
  7. Aumenta l'energia del corpo: la corretta idratazione permette al nostro organismo di lavorare al massimo delle sue capacità. Al contrario la disidratazione causa affaticamento e senso di stanchezza.
  8. Previene o elimina il problema della ritenzione idrica dando al nostro corpo ciò di cui esso ha bisogno: molta acqua. Solo così i liquidi che ristagnano possono essere eliminati.


Finora il mio (auto)convincimento è stato efficace ma come attuarlo? Il mio trucco è preparare la mia dose d'acqua giornaliera ogni mattina e tenerla sotto occhio. Se vado fuori me la porto dietro in una borraccia.

Tutto qui. Semplice semplice. E' un'ottima abitudine, speriamo che duri. :)



Primo di marzo: M'arzo o non m'arzo?





Mi devo assolutamente mettere a dieta! Bene, l'ho deciso, inizierò lunedì.


Haha, eccerto. Quante volte si è svolta questa conversazione nella vostra testa tra l'io autocritico e volenteroso e l'io autoindulgente e pigro da morire? Nella mia? Innumerevoli volte. Infatti ho capito che non sono un tipo da diete. Troppo impaziente, troppo golosa e troppo distraibile. Però la ciccia accumulata durante l'inverno è un dato di fatto e, non essendo una foca, verso primavera comincia a non piacermi più tanto quindi devo trovare un modo furbo e disfarmene senza insistere con diete che detesto e che a priori sono destinate a fallire. E allora ho deciso: dedicherò il mese di marzo a rivedere ed eventualmente correggere tutte quelle abitudini e automatismi che mi aiuteranno a stare meglio e anche perdere peso. Attenzione però, e lo voglio mettere in chiaro: io non voglio diventare magra, voglio semplicemente raggiungere il mio peso forma in cui mi sento perfettamente sana e a mio agio. Durante gli ultimi mesi l'ho superato di circa 5 kg quindi ho bisogno di disfarmi di un volume tutto sommato modesto.

Ecco cosa farò. Deciderò ogni giorno - da lunedì a venerdì - quale nuova abitudine adottare per migliorare il mio stile di vita e per migliorarmi e lavorerò sul mantenimento di queste abitudini durante il mese. Dovrò essere cosciente di cosa faccio e perché. Se mi fate compagnia e parallelamente lavorate su voi stesse non può che farmi piacere.



Ma andiamo per passi.


Primo passo:

Prima di tutto bisogna individuare gli obiettivi. Solo così sarà possibile tenerli sott'occhio e programmare tutto in maniera realistica.

L'obiettivo deve essere:

specifico ('fare più moto' è vago, 'camminare e/o correre per 40 min 3 volte la settimana' è specifico)

realistico ('preparare una mezza maratona in un mese' è un'utopia mentre 'camminare per 5 km 3 volte la settimana' è realistico)

raggiungibile ('voglio perdere 5 kg in 2 giorni' non è solo irraggiungibile ma è anche folle; per perdere peso in maniera naturale e senza stress non si dovrebbe scendere più di 2 kg a mese)

misurabile ('bere meno caffè' è vago, mentre 'prendere massimo due caffè al giorno' è misurabile)

ma anche indulgente (prefiggiamoci non più di due o tre obiettivi alla volta; in fondo siamo umani e la vita va goduta sempre e comunque, no?)


Secondo passo:

Scriverlo. Sia l'obiettivo che gli accorgimenti per raggiungerlo. Serve un piano, una strategia e, soprattutto, costanza. Ha senso solo se lo si fa tutti i giorni: ci rende coscienti di cosa facciamo e come e quali sono le risposte del nostro corpo. Ci aiuta a tenere sotto controllo gli eccessi e ci aiuta ad automotivarci strada facendo. Lavoriamo nel positivo! Invece di decidere cosa 'NON fare è meglio adottare un atteggiamento positivo e decidere cosa fare per raggiungere l'obiettivo.

[tenere un diario di bordo]


Terzo Passo:

Bisogna pesarsi per capire da dove si parte e per poter decidere gli obiettivi da raggiungere. Pesatevi e misurate anche la circonferenza del petto, della vita, dei fianchi e delle cosce e pesatevi una sola volta alla settimana sempre lo stesso giorno e la mattina prima della colazione.



Quarto passo:

Iniziare. Da oggi, subito!

Io l'ho appena fatto. Mi sono alzata e ho cominciato a fare qualcosa per cambiare qualcosa che non mi rendeva felice. E voi?



Da oggi inizierò a condividere le mie buone abitudini giorno per giorno, spero che possano essere utili anche a voi. A presto! :)

martedì 1 marzo 2016

Primo marzo: nuove abitudini e una specie di nuova vita

Rieccomi, dopo mesi, anni di assenza. La vita è andata avanti e questo piccolo blog è rimasto indietro. Ha perso un po' la sua collocazione nella nostra vita, il suo motivo d'esistere originario. I bimbi sono cresciuti, sono diventati pre/adolescenti, il mondo è cambiato intorno a noi e il blog ha perso il suo lustro e la sua attrattiva. Ho pensato più volte di chiuderlo ma non ne ho mai avuto veramente il coraggio. E' una mia piccola creatura, il mio compagno di crescita e una specie di finestra sul mondo - quindi non ce l'ho fatta. Ora ne sono felice perché vorrei farlo tornare in vita magari con dei temi nuovi.

La mia passione per l'alimentazione sana è rimasta intatta quindi proseguirò in questa direzione anche per impiantare nei miei bambini il rispetto di loro stessi e della loro salute, l'amore per l'ambiente e per gli esseri che li circondano. Quindi: alimentazione, abitudini sostenibili e la ricerca della felicità - anche per noi mamme.

Quindi vi racconterò un po' del mio vissuto fatto di campagna e belle visoni:

si, ora vivo qui
Di cani e gatti:
buffi, belli, pelosi, parti integranti dei nostri giorni
Di cibo:
perché in fondo siamo quel che mangiamo quindi cerchiamo si mangiare cose 'belle' :)


e di bimbi non più piccoli:
siamo già nella fase dei concerti rock e dei tatuaggi ;)

martedì 2 giugno 2015

Di ricami e motivi ungheresi

Durante l'ultimo viaggio in Ungheria ho trovato un vecchio libro del 1974 pieno di motivi ungheresi di tipo 'Kalocsai'. Non so se li conoscete, si tratta di motivi facilmente riconoscibili e sono alquanto popolari all'estero. Molto colorati, molto kitsch ma piacciono parecchio. 

lunedì 1 dicembre 2014

L'autunno 2014

L'autunno 2014 è l'autunno della transizione più totale. Ricordate quella casa che volevo tanto, in mezzo al nulla, in mezzo al tutto che poi il terremoto l'ha resa inagibile? Si, quella. Ecco, dopo 5 anni e mezzo, dopo lotte contro la burocrazia, contro le ristrettezze, contro difficoltà di ogni genere, quella casa è stata demolita e finalmente ricostruita. Ora è una casa antisismica ed ecologica ed è pronta per essere abitata. Questo autunno è l'autunno della grande migrazione. Trasloco, un nuovo paese, una nuova scuola per i bambini, nuovi amici, nuovi ritmi di vita, una nuova aria da respirare. E' tutto da sistemare e da reinventare.
Quindi questo giardino è stato quasi del tutto abbandonato così come il mio vecchio giardino. Ho raccolto gli ultimi frutti che sono cresciuti nonostante le incurie. E' la natura che è forte e si prende cura di se stessa. Noi, umani, in fondo, siamo solo degli ospiti di  passaggio.

venerdì 3 ottobre 2014

Sognando la California


Amo i luoghi comuni. Mi diverto a metterli in ridicolo a volte, smontarli, rigirarli, smentirli oppure, alla fine, accettarne con serenità la veridicità e il fatto che anch’io, per quanto mi senta a volte un salmone che nuota controcorrente, in realtà faccio parte di un sentire e pensare comune. Pensando alla California è difficile non farsi influenzare da questi luoghi comuni che sono tanti e sono ben radicati nell’immaginario di tutti noi cresciuti a pane, amore e telefilm.

lunedì 15 settembre 2014

una mattina di fine estate

Certe mattine sono cosi: prendi le scarpe da corsa e affronti la distanza, che ti piace pensarla infinita, che si stende davanti a te.


Certe mattine vivi la nascita del sole, il passaggio dal buio alla luce come un piccolo miracolo e di buon auspicio per tutta la tua vita.
Certe mattine basta riempire i polmoni di aria pulita e subito senti il corpo rinvigorirsi e riacquistare fiducia nelle proprie forze. Ed è allora che cominci a correre e vai incontro all'infinito e macini le distanze come se macinassi le preoccupazioni che affollano la tua esistenza.

martedì 9 settembre 2014

[notizie dal mio comodino]

Stamani questo. E' l'ultima mattinata tranquilla, da domani si torna a scuola e questo cambierà i nostri ritmi di vita e le nostre priorità radicalmente - oltre gli altri grandi cambiamenti che avverranno e di cui vi parlerò. Quindi oggi solo questo, una piccola oasi di pace, un po' di tempo per me con un bel libro e qualche riflessione. 


Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria, per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico eccessivo di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d’acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l’affronti con larghezza di vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capirla male. Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato. La capisci male prima d’incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l’incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell’incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato. Poiché la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è, veramente, una colossale illusione priva di fondamento, una sbalorditiva commedia degli equivoci. Eppure, come dobbiamo regolarci con questa storia, questa storia così importante, la storia degli altri, che si rivela priva del significato che secondo noi dovrebbe avere e che assume invece un significato grottesco, tanto siamo male attrezzati per discernere l’intimo lavorio e gli scopi invisibili degli altri? Devono, tutti, andarsene e chiudere la porta e vivere isolati come fanno gli scrittori solitari, in una cella insonorizzata, creando i loro personaggi con le parole e poi suggerendo che questi personaggi di parole siano più vicini alla realtà delle persone vere che ogni giorno noi mutiliamo con la nostra ignoranza? Rimane il fatto che, in ogni modo, capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite… Beh, siete fortunati.

Philip Roth, Pastorale americana

#(ri)letture

giovedì 21 agosto 2014

Sole, mare e ranocchi


In sintesi è stata questa la nostra giornata oggi: mare, sole sabbia. 

Correre è...


Oggi, dopo un pausa di due mesi, ho ripreso a correre. Correre per me, più che un allenamento fisico, è un continuo allenamento della mente, della volontà. Puoi se vuoi, è tutto li. 
Correre è rafforzare la volontà e la tenacia. 
Correre è non accettare nessuna sconfitta. 
Correre è capire i propri limiti e superarli. 
Correre è un dialogo continuo con se stessi. 
Correre è superare la paura. 
Correre è perseverare. 
Correre è risolvere problemi fisici e conflitti interiori. 
Correre è star bene. 
E chi ha parlato solo di avere un sedere tonico? :)

domenica 17 agosto 2014

Il mio giardino abbandonato

Rientro, in punta di piedi, in questo mio piccolo giardino da troppo tempo abbandonato. Vorrei tanto ricominciare a curarlo, a renderlo vitale e rigoglioso come ai vecchi tempi. E' che mi manca...
Inizierò con pochi semplici gesti cercando di ricreare una certa familiarità e regolarità raccontando piccoli accadimenti o non accadimenti con i mezzi con cui mi esprimo meglio, cioè per immagini. Un diario, o quasi.

Oggi: sole, spiaggia, bimbi, un libro ritrovato in cantina e letto 14 anni fa.


Sarà un caso o è il mio subconscio che gioca con me ma anche il romanzo di Banana Yoshimoto, riletto oggi sulla spiaggia, inizia con un giardino, elevato quasi a ruolo di personaggio. Ecco l'incipit:

IL GIARDINO DI MANAKA.
Sin da piccola ho sempre amato il giardino di casa mia. Non era particolarmente grande, ma in rapporto alle dimensTRAioni della casa ricopriva una superficie abbastanza ampia.
Mia madre era appassionata di giardinaggio, così c’erano svariate piante dai frutti commestibili, pietre ornamentali disposte in forme complicate, e alberi che davano fiori in ogni stagione. Perciò il giardino aveva diverse facce.
E in quel piccolo mondo c’erano molti posti dove potevo sentirmi a mio agio. Il giardino mi era molto caro, e da bambina mi sedevo o mi stendevo direttamente per terra con tutti i vestiti. 

Poi, diventata grande, quando avevo il tempo di sedermi in giardino, portavo sempre con me una stuoia da mettere sotto e qualcosa da bere.
Stai lì senza fare niente eppure non ti annoi, si stupivano mia madre, mio padre e Hiroshi, e io davvero non mi annoiavo: guardavo il cielo così vasto, poi il muschio e le formiche ai miei piedi, e quando tornavo di nuovo a guardare il cielo, il suo colore e la posizione delle nuvole erano cambiati. Osservavo per un po’ queste impercettibili trasformazioni del mondo, poi guardavo la luce che colpiva la mia mano, e in questo modo il tempo passava a una velocità impressionante.
A forza di guardare nel corso degli anni sempre lo stesso paesaggio, ogni tanto quando ero lì mi capitava di non sapere più che età avevo. Seduta con la schiena appoggiata a una roccia, alzavo lo sguardo verso il cielo, i grandi rami e le foglie, e poi lo posavo sulle formiche, i ciottoli, la terra. Così facendo finivo col perdere anche il senso delle mie dimensioni fisiche, e questo mi dava una grande felicità. A volte, quando mia madre tornava dalla spesa e mio padre rientrava dal lavoro prima del solito, mi trovavano in giardino. I miei genitori sapevano per esperienza che quando il tempo era bello non mi piaceva stare in camera. Nelle belle giornate ero già una parte del giardino. Entrando dal cancello, mi salutavano senza nessuna sorpresa.
A volte veniva anche Hiroshi. Ma lui non entrava mai dal cancello. Scavalcava la palizzata di bambù. Siccome non ci vedeva molto bene, mi guardava sempre con un’espressione incerta, socchiudendo gli occhi per essere sicuro che fossi io. Sorridevo. Anche lui sorrideva. Tutta la nostra storia, da quando ci eravamo incontrati la prima volta, dall’infanzia fino all’età adulta, è scritta in quel sorriso. Quando si fa la stessa cosa per molto tempo, si crea una strana profondità. I nostri sorrisi ne sono un perfetto esempio. In un attimo siamo attraversati da una comunicazione così profonda che è impossibile immaginare qualcosa di più nuovo e più bello.
Quando questo accade, mi sembra davvero di trovarmi in un luogo senza pareti e senza soffitto. Noi, abbandonati da tutto, incluso lo scorrere del tempo, soli al mondo, ci guardiamo negli occhi. Mi sembra di sentire una musica, di aspirare il fresco odore dell’erba. Solo i sensi, solo i nostri spiriti, in questo mondo senza pareti, sotto questo cielo immenso, si confrontano. Senza età, senza distinzione di sesso, con una sensazione di solitudine, ma di grande spazio.
Quando, dovunque io sia, vengo presa dall’inquietudine, nel mio spirito ritorno al giardino. Il giardino è il punto dal quale sono partite le mie sensazioni, lo spazio, eternamente immutabile, dove trovo la misura delle cose.

giovedì 20 marzo 2014

E finalmente la primavera!


L’equinozio di primavera anche quest’anno cade il 20 di marzo, alle 17.57 in Italia, nel preciso istante in cui il Sole attraversa, passando dall’emisfero australe a quello boreale, l’ orizzonte celeste e tocca il cosiddetto punto vernale.

Felice primavera a tutti! 

domenica 2 febbraio 2014

Oggi. Ossia come passare il tempo senza fare nulla di produttivo e non sentirsi in colpa

Giornata fredda, buia e piovosa oggi  quindi non abbiamo messo piede fuori tutto il giorno. Abbiamo dormito fino a tardi, abbiamo acceso il fuoco nel camino e abbiamo messo in disordine il tavolo.
Certe domeniche d'inverno sono proprio così. Siamo recidivi... e siamo felici d'esserlo. :)

lunedì 27 gennaio 2014

Ricordare per andare avanti



Nella Giornata della memoria che cade il 27 Gennaio ogni anno si ricorda la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico. Il 27 gennaio del 1945 i soldati dell’Armata Rossa giunsero ad Auschwitz, abbatterono i cancelli e liberarono i  sopravvissuti. Si tratta di una vera e propria macchina di morte infernale messa in piedi dalla Germania nazista a scapito di milioni di uomini, donne e bambini. Di ebrei. Di zingari. Di omosessuali e disabili. Sono storie tragiche, dolorose, agghiaccianti, incomprensibili per chi non le abbia vissute ma sono storie vere. Non come la gelosia crudele della matrigna di Biancaneve, come la cattiveria calcolatrice dei genitori di Hansel e Gretel o come gli atti efferrati del serial killer Barbablù che i nostri bambini hanno conosciuto attraverso le più classiche delle favole. Li la paura è benefica, aiuta a sublimare paure reali che alla fine, attraverso la catarsi e un happy ending, aiutano a decifrare il mondo e la complessità dell'essere umano. No, la Shoah è storia tragicamente vera e per questo molto difficile da raccontare e da accettare. Non c'è catarsi, non c'è sublimazione, non c'è liberazione. Eppure va ricordata e spiegata a questi bambini che sono il futuro di quest'umanità che tanto ha sbagliato. Serve guardare indietro per poter guardare in avanti con consapevolezza e far si che questi tragici errori non siano mai più commessi.

domenica 26 gennaio 2014

Nuovo anno, nuove transizioni

Sono molto silenziosa e apparentemente immobile questo periodo. In realtà sono in atto una serie di transizioni e rinascite di cui vi parlerò presto. Si crea, si costruisce, si va avanti. Si cerca di trovare una strada percorribile in questa nebbia fittissima che è l'incertezza del domani. D'altronde, se cerchiamo di vedere il mondo con positività, per quanto banale, è proprio vero: quando nulla è certo tutto è possibile.

Le temperature sono scese in questi giorni.  Per fare queste foto mi si sono ghiacciate le mani e le orecchie. :)

martedì 17 dicembre 2013

[oggi questo]

sabato 14 dicembre 2013

Orsetto Olmo

Vi presento Olmo, un orsetto nato per mia volontà da donare a mio figlio a Natale.


Mi è sempre piaciuto fare dei giocattoli a mano per i miei figli, come la cucinetta giocattolo oppure il cibo di feltro. O ancora il cibo e le stoviglie per la casa delle bambole in pasta di sale o bambole o tanti altri giocattoli che non ho neppure condiviso sul blog. Questa volta volevo regalare un orsetto tenero e simpatico a questo figlio che sta crescendo così in fretta da non stargli più dietro. Credo che questa sia una delle ultime occasioni in cui potergli regalare un orsetto e che lui sia ancora felice di riceverlo (tenendolo segreto ai suoi amici, naturalmente).
Quindi eccolo qui, imperfetto e un po' storto ma simpatico e tenero, già a suo agio in casa nostra.

giovedì 12 dicembre 2013

Frantoi Aperti: un weekend in Umbria (parte 3)

La manifestazione Frantoi Aperti si è appena conclusa. Io non vedo l'ora che ricominci l'anno che verrà...

venerdì 6 dicembre 2013

Tombola dell'Avvento - giorno 6.

Oggi, per la nostra #tomboladellavventoè stato estratto è il numero SETTE.
E’ il turno di Barbara e del suo blog Accidentaccio, nel quale ci spiega come confezionare un centro tavola natalizio in pochi semplici passi.


giovedì 5 dicembre 2013

Tombola dell'Avvento - giorno 5.

Una piccola favola buffa di Natale per grandi e piccini:

Quella Volta che Babbo Natale non si Svegliò in tempo di Thomas Matthaeus Muller

Hubert, l'anziano Babbo Natale, saltò giù dal letto: accipicchia, non si era svegliato in tempo!
Era già la vigilia di Natale, e non c'era ancora nulla di pronto, nemmeno un pacchettino! Dappertutto sul pavimento erano sparse in disordine le molte letterine di Natale che il postino aveva fatto passare attraverso una fessura della porta.
Quasi contemporaneamente qualcuno busso alla porta e la renna Max, fedele assistente di Hubert, entro puntuale come ogni anno. 
"E che cosa faccio adesso?" si lamento Hubert. "La sveglia non ha suonato!" 
"Chiedi a Otto, il mago, se può fermare il tempo, cosi tu potresti procurarti ancora tutti i regali", suggerì la renna Max.
"Otto sa soltanto far apparire conigli dal cilindro!" brontolo arrabbiato Hubert. "E per di più soltanto bianchi!" 
"Allora portiamoci dietro la cassa dei travestimenti", disse la renna Max. La cassa dei travestimenti era un baule enorme e pesante, piena di vecchi costumi, fazzoletti colorati, cappelli, scarpe e scialli che Hubert, anni prima, aveva ricevuto in regalo da una compagnia teatrale.
Quando la caricarono sulla slitta questa si ruppe nel mezzo. 
"E adesso che faccio?" si lamento Hubert. 
"Portiamola a mano." sbuffo la renna Max, si sfrego gli zoccoli prima di mettersi al lavoro e trasportarono la cassa cosi per tutta la strada fino in città... per fortuna era in discesa. Tutti i bambini stavano già aspettando con ansia i regali di Natale.
Ma quell'anno Hubert e Max, al posto dei regali, fecero una divertente rappresentazione teatrale. E non ebbero niente in contrario quando, uno dopo l'altro, i bambini si misero anch'essi a recitare. Si narrava di un Babbo Natale stanco e arruffato... e l'inizio faceva cosi:
Hubert, l'anziano Babbo Natale, salto giù dal letto ... accipicchia, non si era svegliato in tempo!

...

Ma torniamo alla nostra #tomboladellavvento.
I numeri estratti oggi sono il 16 e il 26: i post di 




mercoledì 4 dicembre 2013

Tombola dell'Avvento - giorno 4.

Buongiorno, cari! Eccomi nuovamente qui per annunciare il numero della #tomboladellavvento estratto oggi.

il N. 10 che corrisponde a Chiara di Ideekiare.

 A domani! :)

martedì 3 dicembre 2013

Tombola dell'Avvento - giorno 3.

Siamo al terzo giorno della nostra tombola e abbiamo ben due numeri estratti:


Io da parte mia vi ho preparato qualche idea realizzabile di tessuto o di feltro.

Palle di feltro su Zakka Life

Bambino Gesù in feltro nel The Vintage Umbrella

Alberelli di tessuto in One Crafty Mumma

Alberelli di feltro in Bugs and Fishes

lunedì 2 dicembre 2013

Tombola dell'Avvento - giorno 2.

Continuiamo la Tombola dell'Avvento di Trippando Penso Invento Creo di cui ho parlato qui

Vediamo insieme qual'è il prossimo numero estratto. E' il... 

Si tratta de I mercatini di Natale a Goteborg di Paola. Mi fa venire una voglia di partire!

La mia ispirazione di oggi arriva dal blog Beyond The Picket Fence:




Una decorazione semplice semplice da realizzare con i bimbi.
A domani, per la terza estrazione della tombola dell'Avvento. :)

domenica 1 dicembre 2013

Tombola dell'Avvento - giorno 1.

Ancora non sapete cos'è la #TomboladellAvvento?? Da oggi fino a Natale estrarremo un numero a sorte tra i blog partecipanti che ci proporranno una loro idea del natale. Una connessione in continua evoluzione tra vari blog, tra tradizioni e rinnovamento, tra cucina e viaggi, tra fantasia e creatività.

Il numero estratto di oggi è il numero 11 che corrisponde al blog Mamma ci porti  di SILVIA che parla prevalentemente di viaggi per e con i BAMBINI. Questa volta, in previsione del Natale, ci parla di Cosa regalare per Natale ai Bambini.

Oggi vi voglio lasciare con qualche ispirazione natalizia. Il weekend precedente sono stata a Firenze per l'inaugurazione di una mia mostra (a breve qualche dettaglio), quindi non ho avuto tempo per provare queste belle cose di persona. Ma presto lo farò. Voi intanto portatevi avanti col lavoro se rimarrete ispirate. 



L'ispirazione di oggi arriva da Inspired Ideas di Amy Powers da sfogliare online e pieno di idee carine da realizzare con i propri bambini.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...